GUIDA AL PIANO PEDAGOGICO
Il nido d'infanzia Barbapapà accoglie bambini dai 3 ai 36 mesi di età e si propone come opportunità socio-educativa, culturale e formativa.
LE SEZIONI
Il nido d'infanzia è suddiviso in sezioni: piccolissimi (3-12 mesi), piccoli (dal momento dei primi passi a circa 18 mesi), medi (dai 18 ai 24 mesi), grandi (dai 24 ai 36 mesi)
Il rapporto numerico tra personale educativo e bambini è di un educatore ogni gruppo di 6 per i bambini di età inferiore ai 24 mesi e di un educatore ogni gruppo di 7 per i bambini di età compresa tra 24 e 36 mesi. E' inoltre presente un assistente all'infanzia durante i momenti del cambio, somministrazione dei pranzi e riordino degli ambienti.
Le sezioni, così suddivise, consentono di creare spazi ed arredi idonei per rispondere al meglio alle diverse esigenze dei bambini in base alla loro età: l'intero ambiente, così suddiviso, favorisce il lavoro a piccoli gruppi, creando dei piccoli centri d'interesse e di incontro. Le sezioni sono comunicanti tra loro al fine di creare una circolarità di spazi. Durante l’arco della giornata i bambini dell’ultimo anno di nido si suddividono in gruppi-sezione per progetti di inter-gruppo, al fine di favorire lo scambio e la socializzazione tra bambini di età diversa. Saranno inoltre favoriti gli scambi anche con i bambini più grandi della scuola dell'infanzia.
OBIETTIVI E PRINCIPI FONDAMENTALI
Il nido d’infanzia rivolge la propria attenzione ai bambini, considerando la prima infanzia un momento di forti potenzialità di sviluppo e riconoscendo i bambini come soggetti di diritti.
Assunto condiviso da questo nido è che ogni persona necessita di entrare in relazione con l’altro (sia esso essere umano, sia esso ambiente) al fine di evolvere ed ampliare le proprie conoscenze.
L’azione educativa del nido affonda i suoi principi in una pedagogia incentrata sull’ascolto e sulla relazione. Il suo stile educativo si fa garante di opportunità di relazioni continue nel tempo ed organizzate secondo modalità costanti, regolari e prevedibili; più semplici per i più piccoli (fino a circa 24 mesi), più articolate e gradualmente più complesse per i più grandi (fino ai 36 mesi).
Le azioni autonome del bambino saranno favorite all’interno delle situazioni proposte dagli educatori, nel rispetto dei livelli di sviluppo propri di ogni età. Ciò non significa che non vengono considerati gli effettivi e necessari bisogni di contenimento (rassicurazioni e sostegno) ma che viene preso in considerazione un atteggiamento, da parte dell’adulto, di incoraggiamento verso le azioni autonome proprie dei bambini.
L’idea di bambino sulla quale si basa il pensiero del nido è quella di un bambino libero di muoversi all’interno di un ambiente adeguatamente allestito, capace di occuparsi di se stesso, in grado di interagire con l’ambiente circostante, prestando attenzione sia verso il suo corpo, sia verso un oggetto oppure verso un altro soggetto, adulto o compagno che sia. Il contatto con l’ambiente gli fa lentamente acquisire consapevolezze riguardanti l’autoregolazione dei suoi sforzi per compiere determinate azioni, la previsione di certi risultati, i limiti delle sue possibilità; "impara ad imparare" e a sviluppare sempre di più le sue competenze. Attraverso le figure che operano al nido e il gruppo degli altri bambini con cui condivide la giornata, il bambino compie importanti processi di scambio verbale e non, elabora strategie di apprendimento, acquisisce abilità e stabilisce relazioni.
In tal senso il nido ha lo scopo di aiutare i bambini a crescere in un clima di benessere, serenità e sicurezza affettiva stimolandone le potenzialità cognitive, affettive e di relazione, cogliendone i bisogni.
Si realizzeranno percorsi e progetti di gioco all’interno di contesti diversificati in funzione dell’età dei bambini.
Tutto il gruppo di lavoro del nido porrà la sua attenzione privilegiando la centralità del bambino, senza mai tralasciare però il suo mondo familiare in tutti i suoi aspetti, i valori e le scelte che porta con sé.
Un viaggio di condivisione, quello del bambino, da fare insieme a educatori, compagni e genitori.
ORIENTAMENTI EDUCATIVI
L'asilo dedica particolare attenzione ai seguenti obiettivi:
- - centralità del bambino e suoi diritti
- - garanzia del benessere dei singoli bambini
- - creazione di spazi, contesti e tempi che favoriscano un buon ambientamento
- - inserimento del bambino nelle prime settimane ed una frequenza continuativa in un ambiente accogliente e stimolante
- - cura della continuità dei processi di attaccamento esistenti tra madre e bambino e qualità dei rapporti tra bambino ed educatore
- - garanzia di un'offerta di attività ludico-educative progettate per sostenere esperienza di socializzazione, relazione, sperimentazione, autonomia, esplorazione e conoscenza della realtà circostante, nel rispetto dei ritmi di vita dei bambini
- - promozione di una cultura pedagogica attraverso la partecipazione ed il confronto con i genitori
- - un "sistema nido" in grado di rassicurare i bambini attraverso il dialogo, l’ascolto e l’osservazione
- - organizzazione temporale (prevedibilita’ di certe attività, routine, ritmo, ripetitività) al fine di favorire un senso di fiducia e sicurezza nei bambini
- - produzione della documentazione relativa alle attività che coinvolgeranno i bambini alle famiglie
- - valorizzazione del ruolo delle famiglie attraverso la loro partecipazione
- - massima professionalità degli operatori, costantemente migliorata attraverso una formazione capillare
LA GIORNATA AL NIDO
I tempi, gli orari e i ritmi della giornata sono considerati risorse importanti, che contribuiscono a formare esperienze. Insieme, genitori, bambini ed educatori formano un sistema fatto di contesti di cura, relazione e conoscenza. Le azioni della giornata si basano su programmazioni elaborate dagli educatori che, presentate alle famiglie, ne promuoveranno coinvolgimento e partecipazione.
Organizzazione della giornata
7.30-9.00 | Ingresso generalizzato e accoglienza: gli educatori di riferimento presenti si dedicano allo scambio di informazioni con le famiglie e rivolgono particolare attenzione al momento del distacco dai genitori. I bambini vengono accolti in uno spazio condiviso dove giocare liberamente, possono riunirsi in piccoli gruppi oppure esplorare un po’ da soli i differenti spazi d’interesse, oppure ancora organizzare giochi tra loro. |
9.00-9.30 | Colazione a base di frutta, nelle sezioni dei medi e dei grandi viene consumata e preparata insieme ai bambini, dando loro modo di scegliere cosa preferiscono, di entrare direttamente in contatto con il cibo e scoprirlo. Nelle sezioni dei più piccoli, una volta sistemati i bambini, si distribuirà lo spuntino, sempre in modo da coinvolgerli e sollecitandone la cooperazione. |
9.30-10.00 | Cure e igiene della persona. Appello e canzoncine per i più grandi |
10.00-10.40 | Attività in piccolo o grande gruppo in base all’età. Intorno alle 10.30 preparazione e sonno per i più piccoli |
10.40-11.30 | Giochi di movimento in giardino o nella corte per chi non sta riposando |
11.30 | Preparazione e pranzo per i piccolissimi |
11.30-11.45 | Con i più grandi ci si lavano le mani e ci si prepara tutti per il pranzo |
12.00-12.45 | Pranzo per i più grandi e relax, cura e igiene della persona per i piccolissimi |
12.45-13.30 | Prima uscita per chi frequenta il tempo corto; per gli altri, gioco libero, letture e racconti. Cura e igiene personale e preparazione al sonno per chi resta. |
13.30-15.30 | Riposo pomeridiano |
15.15-15.30 | Risveglio e merenda e preparazione per le prime uscite per i più piccoli |
17.00-17.15 | Seconda merenda |
17.30-18.30 | Ultime uscite, saluti e ricongiungimento con i genitori. Le uscite organizzate ogni mezz'ora consentono agli educatori di poter organizzare attività e momenti di gioco condivisi. |
LE ROUTINE
Si definiscono con il termine di routine tutte quelle situazioni strutturate e prevedibili che si ripetono quotidianamente. La quotidianità al nido diventa un percorso di evoluzione di ritmi biologici dei bambini che, da naturali, diventano regolarità sociali. Questo passaggio aiuta a creare nel bambino una sua organizzazione interna, fatta di riconoscimento e prevedibilità di certi momenti della giornata. La ripetitività di certe azioni, la loro ritualizzazione e sequenza sistematica, favoriscono coerenza e stabilità organizzativa nella costruzione dell'identità del bambino.
PERCORSI FORMATIVI
Nell’elenco di seguito sono descritti momenti di possibilità formative attuate all’interno del nido, secondo una descrizione generale che spiega il campo di azione entro le quali si svolgono.
- - Esperienze grafico-pittoriche: durante questa attività il bambino si esprime in tutti i modi e con tutti i colori possibili. Sperimenta il colore. Sceglie i colori liquidi e li usa con le mani, con le spugne, con i pennelli e con altri oggetti che trova a disposizione. Colora con le cere, le matite e i pennarelli. Può colorare e disegnare nel suo foglio oppure in un unico grande foglio insieme agli altri. È un momento ricco di espressione. L’attività grafico pittorica fatta dal bambino al nido è da considerare come un modo di sperimentazione libera attraverso la quale entra in contatto con i materiali proposti, lasciando una traccia di sé
- - Esperienze sonore: oltre alle melodie delle musiche e canzoni proposte, è importante favorire l’ascolto dei suoni che il bambino stesso crea e produce attraverso le sue azioni sugli oggetti. Questo processo fornisce al bambino una sorta di mappa di riconoscimento di quello che accade intorno a lui. Agli educatori è richiesto di sperimentare, nell’arco della giornata, momenti distinti tra rumore e silenzio. È importante, quando il bambino sperimenta i suoni prodotti dagli oggetti che manipola, creare un ambiente il più possibile calmo e senza rumori
- - Esperienze di manipolazione: ai bambini saranno proposti materiali diversi per consistenza, forma e grandezza. La motricità fine sarà stimolata con piccoli movimenti da fare insieme a oggetti o materiali. Attraverso la scoperta e l’esplorazione i bambini sono stimolati verso un’attività di produzione. L’importanza primaria è attribuita al processo di sperimentazione che il bambino mette in atto: come lo fa, quali materiali sceglie, come e dove li mette, se sperimenta gli stessi oggetti sempre nello stesso modo oppure se qualche volta per esempio li assembla in modi diversi
- - Percorsi narrativi: la lettura e il racconto, attraverso le raffigurazioni di un libro o la gestualità dell’educatore nel mimarle, oltre a stimolare la capacità rappresentativa del bambino contribuiscono nel tempo a ampliare il vocabolario lessicale e a riprodurlo favorendo lo sviluppo dell’attenzione. Durante l’ascolto, il bambino mette in atto il suo sentire all’interno delle sfere emozionale ed immaginativa. I messaggi veicolati dalla narrazione trasmettono loro stimoli che vengono rielaborati anche nel tempo. Il bambino più grande durante il racconto interagisce con l’educatore e con i suoi compagni e insieme reinventano e ampliano contenuti e immagini
- - Esperienze motorie: il coordinamento motorio, ancora in fase di sviluppo e crescita a questa età, è stimolato con movimenti aventi lo scopo di far scoprire ai bambini il proprio corpo. Si utilizzeranno tappeti dove stendersi, "morbidi" e cuscini su cui rotolare, corde da tirare, creme da spalmare, palle da prendere e lanciare, cerchi in cui saltare e scale da scendere e salire. Si camminerà prima lentamente e poi più velocemente, sperimentando andature diverse. Si prenderanno teli grandi da muovere insieme. Anche il ballo sarà usato per la sperimentazione dello spazio che li circonda
- - Esperienze di drammatizzazione: questi momenti favoriscono una piena espressione del bambino a livello emotivo e relazionale. Attraverso questo processo i sentimenti e le sensazioni vengono trasformate e esteriorizzate con gesti e verbalizzazioni. Si sperimenteranno gli stati d’animo con forti richiami all’immaginazione
- - Stimolazione del linguaggio: il linguaggio è favorito in ogni momento della giornata, sia individualmente sia nel gruppo, principalmente con libri e canzoni ed inoltre, per i bambini più grandi, con racconti di cosa hanno fatto a casa
- - Area percettivo-sensoriale: l’obiettivo è quello di prendere coscienza dei cinque organi di senso, riconoscere e affinare le diverse percezioni sensoriali, associare e confrontare le sensazioni ad esse connesse; proponendo al bambino diverse occasioni di “sentire” si concorre ad ampliare i suoi orizzonti espressivi
GLI SPAZI DEL NIDO
Il nido d'infanzia è articolato in sezioni che comprendono spazi idonei, secondo le fasce d'età, alle esigenze evolutive dei bambini: gioco, attività individuali e di gruppo, pasto, riposo e igiene personale. Nella programmazione e nella vita di tutti i giorni assumono identica importanza i momenti di routine e quelli di esperienza: in entrambe le situazioni il bambino sperimenta rapporti significativi con gli adulti e con il gruppo, sviluppando le sue capacità di apprendimento.
Gli spazi, sia interni che esterni, sono appositamente pensati e studiati. Gli spazi si suddividono in:
- - sezioni di riferimento dei bambini ed ambienti gioco per le attività ordinate e libere (a seconda delle diverse fasce di età). In questi spazi i bambini trascorrono la maggior parte del loro soggiorno al nido. Gli ambienti sono strutturati con arredi specifici per competenze e sviluppo in base all’età e sono scelti al fine di consentire l’adeguato svolgimento delle attività programmate e dei momenti di gioco
- - spazi per l’accoglienza: la struttura presenta due ingressi separati, dotati di armadietti per il guardaroba dei bambini, e cartelloni/bacheche su cui vengono apposte le informazioni giornaliere per la famiglia
- - servizi igienici in cui si attuano i momenti di cambio, cura ed igiene dei bambini; lo spazio è suddiviso in base ai differenti usi: fasciatoi per il cambio, lavandini e vasini per i più grandi
- - ambienti dedicati: sonno, attività motorie, giochi simbolici, angoli travestimento, giochi montessoriani, attività espressive